split inverter

Con nostra somma fortuna, da ormai molti anni, non dobbiamo per forza sopportare il fastidioso caldo estivo grazie ad un’invenzione utilissima: il condizionatore. Per questa meravigliosa invenzione dobbiamo senza dubbio ringraziare l’ingegnere Carrier, che, nel 1902, introdusse, in una tipografia di Brooklyn il primo sistema di condizionamento d’aria artificiale.

Da quel momento gli sviluppi di questa tecnologia sono stati sensazionali, arrivando, ai giorni nostri, con un livello di progresso impressionante. La storia del condizionatore è alquanto emblematica e curiosa , e ricca scoperte utili ed interessanti. Per comprendere tuttavia quali siano quelle più importati cerchiamo di capire come, per molto tempo, hanno funzionato i condensatori, dall’inizio fino all’introduzione dell’inverter.

Ad aiutarci nelle nozioni tecniche gli specialisti dell’assistenza condizionatori di Firenze, consultabili su questo sito web.

Come funziona il condizionatore

In principio, l’invenzione introdotta da Carrier non aveva l’obiettivo di rinfrescare gli ambienti, bensì di risolvere un problema ben frequente nei locali di numerose industrie: l’umidità. Il condizionatore in era infatti un sistema in grado di ridurre la percentuale di questo elemento all’interno dell’aria. Solo dopo si scoprirono le potenzialità in ambito di controllo della temperatura (sia essa per un innalzamento che per un abbassamento). Durante gli anni 70, in America, iniziarono a diffondersi i primi apparecchi ad uso domestico. Questi sfruttavano una tecnologia molto semplice: il compressore, presente nell’unità esterna comprimeva, all’interno di un circuito, il gas refrigerante. Questo, raggiungendo l’unità interna, procedeva ad assorbire il calore e a cederlo, grazie ad un sistema di ricircolo, all’ambiente esterno.

Fino a questo punto sembrerebbe tutto molto semplice, ma non è così. Inizialmente infatti il sistema di controllo dell’accensione e spegnimento del condizionatore, era molto rudimentale. Quando era necessario abbassare la temperatura il compressore si accendeva, alla massimo della potenza, per poi spegnersi, a raggiungimento della stessa. Questo sistema si rivelava come molto poco efficiente, in quanto, anche per piccole differenze di temperatura rispetto a quella impostata, il condizionatore lavora a pieno regime.

Se per quel periodo (anni ’70) il problema dei consumi non era molto sentito, al giorno d’oggi questo è un problema serio. Fu così che le case costruttrici di condizionatori iniziarono ad introdurre dei gas refrigeranti, non solo più performanti ma, soprattutto, molto più sicuri. L’innovazione in questo campo, ha permesso di ridurre i consumi e l’impatto ambientale, ma non hanno risolto il problema alla radice. La rivoluzione avvenne con l’introduzione dell’inverter.

Il massimo del risparmio: l’introduzione dell’inverter

Negli ultimi anni, il notevole progresso tecnologico e gli investimenti portati avanti in questo campo, hanno permesso di sviluppare tecnologie sempre più all’avanguardia, capaci di garantire risultati, in termini di performance, sempre più elevati. Con l’introduzione della tecnologia inverter all’interno dei condizionatori si è stati in grado di controllare, in modo più preciso, tutti gli apparati che lo compongono. Questa tecnologia infatti è in grado di modulare in modo estremamente preciso la potenza erogata dall’apparecchio (sia esso il compressore, il sistema di raffreddamento dell’unità esterna, o il sistema dello split interno).

Questa tecnologia, unita all’utilizzo di una nuova generazione di gas refrigerante, quali sono gli R-32, ha permesso di portare i consumi a livelli mai raggiunti prima. Alcuni apparecchi infatti, una volta raggiunta la temperatura, sono in grado di garantire consumi pari a quelli di una lampadina a LED. I vantaggi derivati dall’utilizzo della tecnologia inverter non si fermano soltanto alla riduzione dei consumi complessivi, ma toccano anche, e forse soprattutto, il comfort complessivo. Un dispositivo con tecnologia inverter infatti, essendo in grado di modulare la potenza, si dimostra come molto più silenzioso rispetto ad un modello con tecnologia convenzionale. A questo si aggiunge anche una maggiore uniformità nella temperatura presente all’interno della stanza.

Insomma la gestione computerizzata e perfettamente controllata dell’erogazione della potenza, da parte del condizionatore, ha permesso non solo di abbassare i consumi, come abbiamo visto in precedenza, ma anche di migliorare la qualità di utilizzo del prodotto. Insomma la quadratura del cerchio per un comfort, e risparmio, assoluti.

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