Bonus Caldaie 2021: in cosa consiste la detrazione fiscale

Per acquistare un nuovo impianto di riscaldamento sfruttando il bonus caldaie 2021 ci sono alcune cose da sapere per capire come muoversi: quali requisiti deve avere l’immobile, il massimo importo disponibile, come accedere alle differenti aliquote, quali documenti conservare, come comunicare con ENEA e in che modo procedere con il pagamento.
La cosa migliore da fare, è rivolgersi a dei professionisti per evitare errori e dimenticanze. È anche utile avere qualche informazione generale riguardo all’argomento. Questo bonus è davvero un’ottima opportunità e non conviene rischiare di perderlo. Fortunatamente il Bonus Caldaie sarà in vigore per l’intero anno solare, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021. C’è quindi tutto il tempo necessario per informarsi e fare le dovute richieste.
Vediamo in cosa consiste, grazie anche alle informazioni messe a disposizione da idraulicomilanoeprovincia.it, idraulico a Milano attivo h24.

Contenuti dell'articolo
Bonus Caldaie 2021: requisiti
Per poter procedere alla domanda di detrazione durante la dichiarazione dei redditi è necessario che:
- L’immobile sia già accatastato o si stia procedendo con l’accatastamento;
- Tutti i tributi sull’immobile siano regolarmente pagati;
- Sia presente un impianto di riscaldamento che debba essere sostituito.
Bonus Caldaie 2021: aliquote
Le differenti aliquote del 50% 65% e il Superbonus del 110% vengono applicate in base alla situazione e alle opere che devono essere effettuate nell’immobile:
- ALIQUOTA 50%: per ottenere quest’aliquota dev’essere necessariamente installata una caldaia a condensazione di classe A, per i modelli inferiori non c’è nessuna detrazione.
- ALIQUOTA 65%: installazione di sistemi ibridi costituiti da pompa di calore e caldaia a condensazione e sostituzione dei precedenti impianti con caldaie a condensazione di classe A e allacciamento di termoregolatori evoluti in classe V, VI o VIII.
- SUPERBONUS 110%: questa nuova aliquota, consente di fare lavori di ristrutturazione praticamente a costo zero e può essere applicata anche per le sostituzione della caldaia, a patto che vengano effettuati altri interventi detti trainanti, ad esempio l’isolamento termico per almeno il 25% della superficie lorda dell’immobile o l’installazione di nuovi impianti centralizzati per il riscaldamento, l’acqua sanitaria a condensazione o il raffreddamento che abbiano un’efficienza pari almeno alla classe A.
Quest’ultima tipologia di aliquota ha un periodo di validità differente, la cui proroga verrà prossimamente ufficializzata dal governo. Leggi questo articolo per maggiori informazioni!
Bonus Caldaie 2021: le spese coperte dalla detrazione fiscale
Nel nuovo Bonus Caldaie è possibile inserire varie spese che riguardano il nuovo impianto, tra cui: l’acquisto della nuova caldaia, la sua posa, le eventuali opere murarie, lo smontaggio del vecchio impianto di riscaldamento e tutti gli interventi, prestazioni professionali e sopralluoghi effettuati dai tecnici.
Importo massimo del bonus caldaie 2021
Qualsiasi intervento programmato per migliorare l’efficienza energetica dell’immobile diventa una spesa detraibile. La sostituzione della vecchia caldaia con una nuova, consente di detrarre per ciascun immobile un importo massimo di 30.000 euro.
Bonus caldaie 2021: come viene erogato
Questo tipo di agevolazione fiscale, così come molte altre, consiste in 10 rate annuali, di identico importo, detratte direttamente dall’IRPEF. Quindi per lavori effettuati e pagati nel 2021 la detrazione inizierà nel 2022 in sede di dichiarazione dei redditi e proseguirà per i 10 anni successivi. É importante sottolineare che l’importo massimo da detrarre non può superare quello dell’Irpef. Il contribuente non può quindi chiedere un rimborso o portare l’eccedenza all’anno successivo.
Bonus Caldaie 2021: metodi di pagamento
Per ottenere il Bonus sono ammessi solo determinati metodi di pagamento tra cui:
- Bonifico postale o bancario parlante, da effettuare se non si è titolari di reddito di impresa per saldare le spese sostenute.
- I titolari di reddito di impresa possono anche utilizzare altri mezzi per pagare ( non i contanti), l’importante è che forniscano tutta la documentazione, come ad esempio la ricevuta dell’avvenuto pagamento.
Devono comunque essere ben evidenti alcune informazioni, come:
- La causale del versamento con riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
- Il codice fiscale di chi effettua il pagamento e riceve la detrazione;
- La partita IVA o il codice fiscale del professionista che ha fatto i lavori e sta ricevendo il denaro.
- La data e il numero della fattura a cui si riferisce il trasferimento del denaro.
- DOCUMENTI NECESSARI
Innanzitutto la documentazione va conservata per 10 anni e resa disponibile in caso di eventuali controlli. Per richiedere l’agevolazione fiscale è necessario avere:
- La perizia asseverata fatta da un tecnico specializzato che certifichi il miglioramento energetico grazie ai requisiti tecnici della nuova caldaia;
- La certificazione delle valvole termostatiche e del produttore della caldaia.
Bonus Caldaie 2021: invio documenti all’ENEA
Enea è l’acronimo di ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente. Si occupa di ricerca, innovazione tecnologica e prestazione di servizi per la pubblica amministrazione, le imprese e i cittadini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico e sostenibile.
Terminati i lavori di sostituzione della caldaia, per ottenere l’agevolazione fiscale, tutta la documentazione necessaria va inviata a questo ufficio. Occorre fare molta attenzione durante l’inserimento dei dati, il rischio è proprio quello di non ottenere il Bonus. È anche obbligatorio custodire la ricevuta riguardante l’invio di tutta la documentazione all’ente, in previsione di eventuali controlli.